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E' evidente come nel tango si formi una figura fra uomo e donna pari al triangolo, entrambi protesi uno verso l'altro, potrebbe sembrare un sostenimento reciproco invece no, l'equilibrio di uno non dipende dall'altro, è solo un tendere verso l'altro, un confronto sicuramente. E la donna segue l'uomo, ma non è sottomissione, e non sono neppure uno lo specchio dell'altro, lei viene costretta ad assumere certe forme senza essere l'immagine riflessa di lui. Ed in questo confronto aperto che si esprime come una continua provocazione nei passi articolati di lui e di lei, i piedi dell'uno non restano incollati all'altro, talvolta quelli di lei sfuggono, ma per farsi riprendere e costringere lui a ripresentarsi in modo diverso, ed è proprio questo ripetuto confronto che porterà poi alla creazione di una figura nuova.